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Chiara Madeddu
Chiamami!
Prevenire la depressione e il suicidio con l’helpline telefonica

ISBN 9788897982760, Digital Index, Modena 2017

 

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Stando all’ultimo resoconto del World Health Organization (WHO), oltre 800.000 persone muoiono ogni anno a causa di un suicidio e a questi si aggiungono quanti hanno tentato di realizzarlo.

Considerando familiari, parenti e amici, l’esperienza del suicidio e del lutto coinvolge di fatto moltissime persone. Si tratta di un fenomeno che può coinvolgere persone di tutte le età ma è la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15-19 anni a livello globale.

È presente in tutte le nazioni del mondo ed è la 15a causa di morte nel mondo (rappresenta l’1,4% di tutti i decessi mondiali). Secondo il WHO interventi efficaci possono essere realizzati su tutta la popolazione, a tutti i livelli per prevenire i tentativi di suicidio e il suicidio stesso. La prevalenza di caratteristiche e metodi di comportamento suicidario variano notevolmente tra le diverse comunità, in diversi gruppi demografici e nel tempo.

Di conseguenza la sorveglianza aggiornata di suicidi e tentativi di suicidio è un elemento essenziale per la prevenzione al suicidio a livello sia nazionale che locale.

Fra i Paesi OCSE, l’Italia registra uno dei più bassi livelli di mortalità per suicidio. Ma cos’è effettivamente il fenomeno del suicidio e perché deve avere una sua prevenzione specifica?

Questo testo affronta la questione e in particolare la modalità più efficace per gestire meglio i numerosi serivizi di prevenzione telefonici in Italia: le help-line.

Chiara Madeddu è laureata nella triennale in Servizio Sociale e laureata nella magistrale in Metodologia, Organizzazione e Valutazione dei servizi sociali.
La sua passione per la scrittura nasce ed accresce durante gli anni dell’università. Sempre in quel periodo accresce la sua passione per la ricerca sociale, un ambito ancora poco conosciuto per la professione dell’assistente sociale ma che potrebbe essere e diventare un abile strumento e metodo per migliorare i servizi che vengono offerti ai cittadini.
Questo libro rappresenta la fusione tra la sua passione per la scrittura e la ricerca sociale pur affrontando una tematica non semplice e spesse volte così sconosciuta a molti.


Indice

INTRODUZIONE
CAPITOLO PRIMO
LA PREVENZIONE DEL SUICIDIO
I fattori di rischio che portano al suicidio
Le malattie psichiatriche e fisiche correlate al rischio suicidio
1.2.1 Disturbi dell’umore
1.2.2 Disturbi della personalità
1.2.3 Disturbi d’ansia
1.2.4 Alcolismo e abuso di sostanze
1.2.5 Suicidio nella schizofrenia
1.2.6 Disturbi del comportamento alimentare
1.2.7 Disturbi neurologici
1.2.8 Neoplasie
1.2.9 HIV/AIDS
1.2.10 Altre patologie
1.3 La valutazione dei fattori di rischio
1.3.1 La storia personale del paziente
1.3.2 L’esperienza affettiva del paziente
1.3.3 La valutazione delle risorse esterne
1.4. Le scale di valutazione
1.4.1 Hopelessness Scale (HS)
1.4.2 Suicide Intent Scale (SIS)
1.4.3 Scale for Suicide Ideation (SSI)
1.4.4 Intent Score Scale (ISS)
1.4.5 Suicide Assessment Scale (SAS)
1.4.6 Multi-Attitude Suicide Tendency (MAST)
1.4.7 Test di Valutazione Multidimensionale dell’Autostima (TMA)
 
I fattori protettivi al rischio suicidio
1.5.1 Le capacità individuali del soggetto
1.5.2 La possibilità di contare almeno su di una persona di riferimento
La possibilità di contare su di una rete sociale di riferimento
CAPITOLO SECONDO
ATTIVITA’ DI SOSTEGNO PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SUICIDIO
Istituzione delle linee telefoniche
2.1.1 Esperienze italiane delle helpline
2.1.1.1 L’esperienza dell’helpline Associazione A.F.I.Pre.S.
2.1.1.2 L’esperienza dell’helpline DeLeo Fund
2.1.2 Esperienze estere delle helpline
2.1.2.1 L’esperienza dell’helpline Samaritani
2.1.2.2 L’esperienza dell’helpline Lifeline
2.2 Istituzione dei gruppi di auto-mutuo-aiuto
2.2.1 I survivors
2.2.2 I gruppi per i survivors
Il ruolo delle istituzioni e dei servizi nella prevenzione del suicidio
2.3.1 Il ruolo della famiglia
2.3.2 Il ruolo della scuola
Il ruolo del medico di base e del pediatra
2.3.4 Il ruolo dei mass media
2.3.6 Il ruolo di internet
2.3.7 Il ruolo delle carceri come realtà a sé ma anche come realtà con cui condividere la prevenzione
CAPITOLO TERZO
IL PROGETTO “INVITO ALLA VITA”
Indagine quantitativa e qualitativa di una helpline
Un metodo di prevenzione del suicidio nella Provincia Autonoma di Trento
Metodologia utilizzata
Sistemazione dei dati della linea telefonica
Somministrazione di un questionario ai volontari esperti, per poter migliorare la scheda di raccolta dati
Alcune linee guida per il futuro della linea telefonica
CONCLUSIONI
ALLEGATI
ALLEGATO 1-SCALA DI VALUTAZIONE - BHS Beck hopelessness Scale
ALLEGATO 2-SCALA DI VALUTAZIONE - SCALE FOR SUICIDE IDEATION (SSI)
ALLEGATO 3-SCALA DI VALUTAZIONE - SUICIDE ASSESSMENT SCALE (SAS)
ALLEGATO 4-SCALA DI VALUTAZIONE - TEST DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE (TMA)
ALLEGATO 5-QUESTIONARIO RELATIVO ALLA SCHEDA RACCOLTA DEI DATI (PROGETTO LINEA TELEFONICA “INVITO ALLA VITA”)
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA
NUMERI UTILI